Il progetto prevede di realizzare un grande insediamento per le attività produttive, di servizio e direzionali in un’area ferroviaria dismessa che, per dimensioni, posizione a ridosso del tessuto urbano e facilità di connessione con il sistema attuale e futuro delle più importanti infrastrutture trasportistiche di livello comprensoriale, possiede un rilevante carattere di riserva strategica per lo sviluppo del territorio savonese e per l’ottimizzazione dell’assetto funzionale e ambientale del quartiere di Legino.
L’edificio principale ospita le funzioni produttive e terziarie ed è costituito da due corpi lineari leggermente sfalsati tra loro. Il piano terra è rivestito da pannelli in cls con finitura liscia, tinteggiati con un colore scuro: è la base dell’edificio, più “pesante” e solida. Il corpo superiore è tamponato da pannelli in calcestruzzo rivestiti con una rete metallica grigia in grado di catturare la luce in maniera diversa a seconda delle ore del giorno restituendo un’immagine cangiante nel tempo. Alle bucature seriali del piano terra si contrappongono quelle del piano superiore, disposte in modo casuale sulla superficie metallica del prospetto e con dimensioni quadrate di misura differente.
L’edificio vive, in questo senso, del costante dialogo delle due parti diverse tra loro ma complementari e utili una all’altra. Il volume superiore prova a “scomparire” di giorno, tende a dissolversi adattandosi via via alla luce diurna; di notte l’illuminazione interna farà emergere dalla massa scura e confusa della base il nitido e vario disegno delle aperture del secondo livello che sembreranno “galleggiare” nell’oscurità. L’edificio si smaterializza, cambia identità con il trascorrere delle ore e del tempo.
Il progetto prevede inoltre la creazione di una nuova palestra pubblica che ospiterà la ginnastica artistica ed un piccolo edificio commerciale in vetro.