Il restauro e il recupero dell’antico palazzo Scarampi si inserisce in un ambizioso progetto di riqualificazione del tessuto urbano promosso dal Comune attraverso il “Programma Attuativo F.A.S. 2007/2013”. In particolare, l’obiettivo è quello di restituire alla comunità di Cairo uno spazio di notevole valore architettonico e culturale attraverso l’insediamento di attività pubbliche.
I lavori di ristrutturazione si dividono principalmente in opere di consolidamento strutturale e opere di recupero e restauro delle principali caratteristiche architettoniche dell’edificio quali i soffitti lignei, gli affreschi, i pavimenti e gli infissi esterni ed interni.
Piano terra
Si tratta di uno dei due piani destinati alla Biblioteca Comunale con sale lettura e spazi consultazione. Sotto il profilo storico, si tratta degli ambienti più antichi del palazzo (in particolare le due stanze a sud-ovest di impianto medioevale).
Il progetto mantiene inalterato l’assetto degli ambienti e recupera gli elementi architettonici storici quali l’arco in mattoni, le volte originarie, gli infissi e la scala a chiocciola in ferro battuto di collegamento tra i due piani. Le nuove pavimentazioni sono realizzate in resina monocromatica di colore grigio al fine di creare una superficie omogenea di tonalità contenuta.
Piano primo
Il piano primo del palazzo è ancora destinato alla Biblioteca Comunale collegati al piano sottostante per mezzo delle due scale, oltre al nuovo ascensore in cristallo nel cavedio interno all’edificio.
Le sale ospitano la reception, le sale letture e quelle di consultazione, i servizi igienici e alcuni spazi secondari. Qui si trovano inoltre gli ambienti di maggior pregio con i soffitti lignei seicenteschi, il camino e i portali originari in pietra, la volta affrescata.
I lavori di restauro hanno consentito di valorizzare e “riscoprire” gli antichi soffitti a cassettone con un consolidamento delle parti lignee e reintegro ed integrazione cromatica con velature ad acquerello con attenuazione dei toni fra le parti originarie e gli inserti ricostruiti. Allo stesso modo, sono stati restaurati i portali in pietra, la volta affrescata e i pavimenti in seminato alla genovese.
Inoltre, sono stati recuperate alcune porzioni di pavimentazione in cotto originaria negli spazi di connettivo nonché un affresco di pregevole fattura “ritrovato” nella prima stanza del loggiato su piazza Savonarola.