L’area di intervento è situata ai margini del nucleo urbano di Fegino ed è costituita da un vasto territorio in parte pianeggiante e in parte collinare con al centro la villa storica Spinola-Parodi. Nel secolo scorso l’area fu utilizzata per diversi anni come deposito per oli minerali alterando fortemente la connotazione a parco degli spazi aperti con la creazione di terrazzamenti e depositi in cemento e portando rapidamente alla rovina l’abitazione signorile. Da diversi anni l’intera struttura è in stato di abbandono, compromessa dall’inquinamento del terreno e dalla presenza degli enormi serbatoi in cemento. Il progetto di recupero dell’area ex Petrolifera di Fegino parte dal presupposto informatore di riqualificare l’ambito di intervento attraverso un organismo edilizio articolato in differenti funzioni in grado di garantire vitalità dell’intero quartiere.
I temi principali sono i seguenti:
- il recupero naturalistico della collina di Fegino, da interpretare quale ricostruzione dell’antica morfologia del terreno attraverso un progetto di parco urbano a servizio del quartiere in grado di valorizzare sia la villa Spinola-Parodi che il nucleo storico di Fegino;
- l’impronta antropica, rilevabile nella fitta rete di percorsi previsti dal PUO che, partendo dalla nuova piastra commerciale e da via Ferri, si diramano nella parte basale di giardino della villa per poi svilupparsi lungo la nuova collina-area verde e sport fino alla piazza S. Ambrogio e la chiesa. A questi percorsi si aggiungono le due antiche crose che affiancano l’area e che vengono recuperate e valorizzate;
- il recupero e restauro di villa Spinola-Parodi che conserva ancora importanti affreschi e decorazioni da tutelare, così come i resti ancora integri del parco. Tale operazione è possibile solo attraverso il riutilizzo dell’edificio per attività direzionali di rappresentanza;
- inserimento di un mix funzionale con previsione di attività aperte al pubblico (spazi commerciali e di artigianato) ed altre private (direzionale e residenziale) in modo da garantire vitalità e presidio allo stesso tempo;
- risoluzione dei conflitti della viabilità attraverso la risoluzione del nodo di via Ferri con l’inserimento di due rotatorie connesse da un tratto stradale di collegamento che svincoleranno la via Ferri dalla nuova viabilità interna al perimetro di PUO e che raccoglieranno i flussi di traffico provenienti dal ponte del Polcevera, da e verso Rivarolo, e dalla via di Sant’Ambrogio di Fegino. Si prevede inoltre sistemazione di parte della viabilità di collegamento della sponda destra del Polcevera con la nuova rotatoria e la realizzazione di un nuovo ponte veicolare e pedonale in grado di completare il sistema viario dell’intero quartiere.